Il progetto intende combinare la tecnologia della Decompressione Istantanea Evoluta con tecniche di estrazione blande per fornire un impianto pilota integrato, con un alta efficienza biochimica, per ottenere simultaneamente:
– Proteine per consumo umano
– Nutraceuitici
– Ingredienti alimentari funzionali
– Pectina
– Biocarburanti
– Materiali fibrosi per l’edilizia verde e l’isolazione/industria cartifera
Il recupero di almeno il 70% della frazione proteica dell’Alfalfa in applicazione con un alto valore aggiunto e una riduzione del 20% del GWP in comparazione alle proteine derivate dai fagioli di soia. Il processo ottenuto dalla combinazione è in grado di riciclare tutti le sostanze chimiche utilizzate nel trattamento ed è economicamente auto-sostenibile. Questo è un processo a zero rifiuti in grado di sfruttare più del 95% della frazione solida di Alfalfa trattata in applicazioni differenti dal allevamento di bestiame.
L’alfalfa è una pianta leguminosa foraggera perenne. Il suo impiego primario è come alimento per le mucche da latte ad alta capacità produttiva, questo per il suo alto contenuto proteico e di fibre digeribili, secondariamente è utilizzata come cibo per mucche da carne, cavalli, pecore e capre. Questa pianta viene coltivata dal tempo degli antichi Romani e Greci allo scopo di essere mangime.
Le proteine concentrate dalle piante di Medicago sativa (conosciuta come l’erba medica detta anche alfalfa), sono per il 45-60% proteine di altissima qualità, in più contiene pectine, minerali (Ca, Fe, Mg) e vitamine (A,D,E,K).
Gli obiettivi principali di questo progetto sono:
Ottenere proteine concentrate, testate per la loro qualità e con bassi livelli di potenziali composti nocivi, che possono essere gestite come supplemento per l’alimentazione umana.
Ottenere pectina concentrata, testate per la sua qualità e con bassi livelli di potenziali composti nocivi, che può essere gestita come supplemento per l’alimentazione umana.
Studio degli effetti benefici dell’Alfafla sulla salute umana e in particolare per il sistema immunitario.
Il cerchio si chiude con prodotti “riciclabili” dal raccolto e processare l’Alfalfa per ottenere un alto valore biologico per la nutrizione umana e altri pregevoli prodotti al di fuori dell’industria del bestiame.